giovedì 10 marzo 2016

Recensione di The Selection di Kiera Cass

Titolo: The Selection
Autore: Kiera Cass
Genere: fantasy, distopico

Salve a tutti lettori, eccoci nuovamente a una recensione. Ultimamente ne stanno uscendo tante. Perché? Vi starete chiedendo. Perché ho finito gli esami del semestre per il momento, e sono un po' libera, ringraziando il cielo!
Ma torniamo a noi. Oggi vi recensirò The selection, un romanzo che mi è stato consigliato da un'amica del gruppo di lettura Leggendo a Bari e di cui ho sentito parlare in modi disparati: c'è chi lo ha amato, chi lo ha odiato e detestato.

Qual è il mio parere?
Io penso, umilmente, che bisogna leggere sì per elevarsi e tutto il resto, e quindi va bene nutrirsi di classici e libri culturalmente rilevanti. Ma bisogna anche leggere per divertirsi o, come me, per emozionarsi. E se anche un romanzo non proprio perfetto o scritto bene ci emoziona, che importa?
E quindi vi parlo di questo romanzo, che di certo non è scritto fantasticamente e che non ha una trama chissà quanto elaborata. Ma che comunque, a pareri mio, ha un suo perché.
Come direbbe Julián Carax, personaggio di L'ombra del vento di Zafón, “i libri sono come specchi: riflettono ciò che abbiamo dentro”. Evidentemente, quello che ho dentro ha in qualche modo avuto un ruolo determinante nel farmi piacere questo romanzo.
Lo stile di scrittura è scorrevolissimo, e questo è un punto di certo a suo vantaggio. Mancano le descrizioni e la trama non è molto elaborata.
La storia parla di America, una ragazza che fa parte di una classe sociale abbastanza povera e che per vivere lavora come musicista. Le persone, in questo mondo distopico successivo alla Quarta guerra mondiale, sono divise in circa otto caste, dai più ricchi e talentuosi, gli Uno, ai più poveri, gli Otto. America è una Cinque ed è innamorata da sempre di Aspen, un Sei, e il problema sta nel fatto che, solitamente, si cerca di sposare uomini di caste più alte e la sua famiglia non sarebbe molto d'accordo con questa unione.
La vita di America cambierà drasticamente quando, spinta dalla famiglia e da Aspen, che vuole il meglio per lei, deciderà di partecipare senza aspettative alla Selezione che individuerà trentacinque ragazze che, tramite una sorta di reality show, dovranno venire a vivere a palazzo per farsi conoscere dal principe Maxon, in cerca di moglie.
America, contro ogni pronostico, viene selezionata per essere una di quelle trentacinque ragazze.
Non vi dirò altro nella parte spoiler-free, se non che è un romanzo controverso, con aspetti positivi e negativi. Ma nonostante ciò mi ha preso moltissimo, e ho finito di leggerlo in un paio di giorni.
La cosa che attira maggiormente sono i personaggi: America è un tipino sveglio e simpatico, una fantastica protagonista forte e indipendente coi capelli rossi; Aspen è un moro niente male e Maxon, il principe, è un ragazzo biondo con dei modi davvero particolari.
Mi sono innamorata di loro tre.
Ovviamente, la modalità di Selezione della regina mi ha ricordato molto Uomini e donne (che il cielo mi perdoni), ma soprattutto questo romanzo mi ha riportato alla mente Hunger Games. Siamo in un mondo distopico, in guerra; c'è una selezione, anche se non termina con la morte per chi fallisce; ci sono ribelli e guerriglie, povertà e divisione in caste; e c'è un triangolo amoroso. E non si può certo fare a meno di notare la somiglianza tra i personaggi di questo e del triangolo presente in Hunger Games, soprattutto quella tra Aspen e Gale di HG. Anche se non sono proprio certa che finirà alla stessa maniera...
Continuerò la saga, specie perché questo primo romanzo è finito lasciando grande aspettativa!
SPOILER ALERT
Sono troppo curiosa di sapere cosa succederà! Penso che America, ideando l'accordo col principe secondo cui gli sarebbe stata amica e lo avrebbe aiutato, invece di gareggiare come tutte le altre, non abbia fatto altro che farlo innamorare di lei maggiormente (sarebbe stata una strategia brillante, ma ovviamente non era voluta). Ho tifato per Maxon per la sua dolcezza, ma ora che Aspen è di nuovo in scena e sul piede di guerra...
Ho adorato come Aspen abbia appreso l'interesse che America ha confessato di avere verso Maxon con sportività: invece di prendersela o ingelosirsi al punto di urlarle contro, ha detto, invece, che lotterà per lei. Che uomo fantastico!
Maxon, per contro, verso la fine del romanzo ha perso un po' di colpi perché ha tenuto quella iena di Celeste nell'elite e perché non si è accorto minimamente di ciò che sta succedendo tra America e Aspen... Mi dispiace dirtelo, Maxon, ma stai facendo un po' la figura dell'allocco.
FINE SPOILER


Continuerò presto la lettura, a presto con le recensioni!

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