venerdì 26 febbraio 2016

Recensione di Talon di Julie Kagawa

Titolo: Talon
Autrice: Julie Kagawa
Genere: urban fantasy

Buonasera lettori! Oggi vi propongo, e oserei dire finalmente, una recensione di un libro fantasy! Era ormai da parecchio che volevo dedicarmi alle “ultime” uscite di libri fantasy e urban fantasy in circolazioni, di quelle di cui si vede parlare un po' ovunque tra blogger e book-tuber del genere, insomma. Adoro leggere anche libri impegnati, ma mi piace anche tornare alle origini, ogni tanto, dedicandomi a una delicata e leggera lettura “per ragazzi”.

Questa volta la lettura in questione è Talon di Julie Kagawa, uno dei libri che il mio ragazzo in maniera del tutto incondizionata e spassionata (non ci crede nessuno, vero?) mi ha regalato per san Valentino. E sì, altro che mazzo di fiori. Io voglio solo mazzi di libri!
Ma bando alle ciance, ecco qui cosa ne penso!
Devo dire che inizialmente, guardando specialmente la copertina di questo rosso intenso a scaglie di drago, pensavo di trovarmi di fronte a un bel hard-fantasy (che non vuole dire un fantasy porno, attenzione. Ma un fantasy coi controcazzi) ma, invece, si tratta di un urban fantasy con, come protagonisti, i draghi, ovviamente.
Beh, io adoro i draghi ma ultimamente non avevo proprio letto nulla in merito.
Il romanzo parla di Ember, giovane drago femmina che continua il suo addestramento infiltrandosi tra gli umani con suo fratello Dante, per integrarsi e imparare a vivere normalmente. I draghi, infatti, sono da sempre cacciati e uccisa dall'Ordine di San Giorgio, creato dagli umani, che li vede come minacce e cerca di mantenere il segreto della loro esistenza al resto del mondo. I dravi sopravvissuti a decenni di lotta intestina vivono sotto il dominio di Talon, un'organizzazione quasi dittatoriale che decide quasi interamente la vita dei suoi membri, inserendoli in varie cariche all'interno dell'organizzazione e che si occupa anche di punire i disertori.
Altro protagonista assieme a Ember è Garret, soldato dell'Ordine di San Giorgio abituato a uccidere e cacciare i draghi fin da giovane e a cui viene data la missione di trovare il/la dormiente presente nella cittadina di Crescent Beach e ucciderlo/a; cittadina in cui sono stati mandati Ember e Dante.
La storia si snocciola in maniera molto scorrevole e la scrittura è abbastanza piacevole e accurata.
Il personaggio di Ember è molto particolare e mi è piaciuto, tutto sommato, con il suo carattere forte e istintivo. Un personaggio femminile non troppo banale.
Garret, al contrario, è un tipo misurato e riflessivo ma abituato a una vita da soldato, fredda e priva di emozioni. Mi è piaciuto molto il percorso che questo personaggio ha compiuto durante il romanzo e come le sue idee sono evolute.
La storia non è banale, e procede spedita all'inzio per diventare un po' monotona ai tre quarti del libro; nel finale, invece, la storia diventa nuovamente coinvolgente e succedono moltissime cose (forse troppe) concentrate verso la fine. Il finale mi è piaciuto e rimane apertissimo (ovviamente, essendo una saga) e lascia con il fiato sospeso (forse troppo). Datemi il sequel immediatamente!

SPOILER ALERT
Ecco, qui posso parlare di aspetti più dettagliati del romanzo e del personaggio di Riley, che io adoro!
Una cosa che mi ha lasciato un po' titubante è l'approccio che i personaggi hanno su ciò che succede, che specie nella prima metà del romanzo sembra poco realistico. Forse, però, questa mia percezione è dovuta al target stesso del romanzo, di certo orientato verso un pubblico adolescente.
Parliamo di Riley, o meglio, Cobalt. Allora, Garret mi piace molto come personaggio e ho “shippato” lui e Ember insieme fin dall'inzio. Indubbiamente sono una di quelle coppie impossibili che io adoro. Ma Riley... è così figo!
Riley è un personaggio impossibile da non amare, ma al tempo stesso non mi sento di preferirlo del tutto a Garret. Insomma, sono confusissima e non so bene quale coppia preferire.
Garret, infatti, è strettamente legato alla parte “umana” di Ember. Anche se è comunque strano come Ember divida quasi nettamente la sua personalità umana da quella da drago...
Cobalt, invece, attrae senza riserve la parte “draghesca” di Ember. E non so davvero chi sceglierei al suo posto.
Entrambi sono ragazzi che tengono a lei e che lo hanno mostrato varie volte ed entrambi sembrano amarla, anche se in modo differente.
Non vedo l'ora di leggere il sequel, di come Ember cercherà di salvare Garret dall'Ordine di San Giorgio...
Altro appunto sul finale: Dante. Ma quanto è potuto essere bastardo? Mi ha proprio delusa.
FINE SPOILER

Concludendo, consiglio il libro a chi volesse una lettura leggera e adolescenziale che rimanda all'estate e ai periodi dei primi amori e che sia, al tempo stesso, intrisa di storie impossibili, draghi e lotte per la sopravvivenza.


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