giovedì 15 ottobre 2015

I Regni di Nashira - il destino di Cetus di Licia Troisi

Ecco qui, questo momento doveva arrivare prima o poi... Eccovi la recensione dell'ultimo libro della saga dei Regni di Nashira di Licia Troisi, “Il destino di Cetus”. Una saga che mi ha distrutto i sentimenti, ci tengo a dirlo!
Ci tengo a dire che il libro mi è piaciuto molto, come anche l'intera saga, nonostante ci siano punti controversi e dubbi irrisolti. Ho vari punti di vista. (Ho cercato di non spoilerare troppo, ma potrete trovare qualche piccola anticipazione nelle righe seguenti. Siete avvisati.)

Contesto
Ho adorato il contesto di questo, e dei precedenti, romanzi su Nashira. Licia riesce a costruire un mondo al tempo stesso simile e diverso dal Mondo Emerso, e ci immerge in un'atmosfera strana, tra il fantasy e il fantascientifico quasi, ricreando molte situazioni che richiamano temi di attualità: a partire dall'odio tra razze, dal disfacimento biologico del pianeta e dall'imminente catastrofe.
Mi è piaciuto molto come ha costruito l'ambiente in cui si attua la storia, con dovizia di particolari e peculiarità che ti fanno riflettere e pensare “accipicchia, avrei voluto pensarci io!”
Ovviamente tutto ciò che inserisce, a partire dalla catastrofe “climatica” che potrebbe distruggere il pianeta fino alla presenza di “alieni” nel sottosuolo che provocano le varie estinzioni degli umani sulla terra, sono immersi in una salsa squisitamente fantasy che non stona con il resto. Insomma, un lavoro magistrale.

Storia
Come il contesto, la storia è abbastanza originale e intricata, fitta fitta di sotto-trame che non fanno mai male. Ho apprezzato lo sforzo di Licia nel costruire qualcosa di originale. Si nota quanto ha voluto distaccarsi dal suo solito modus operandi, riuscendoci quasi del tutto.
Una sola cosa mi sento di “criticare” (se così si può dire). I protagonisti sono, dall'inizio della saga, tormentatissimi, inseguiti, braccati, picchiati, imprigionati... Gli succedono davvero di tutti i colori, e questo senso di pericolo e vera e propria angoscia attraversa tutti i libri della saga, dando un sentimento di mancanza di speranza e di rassegnazione, quasi...
E' un qualcosa che non riesco ad esprimere bene nemmeno a parole, ma posso renderlo in questo modo: questa saga mi è piaciuta, ma non la rileggerei (almeno al momento) come magari faccio ogni tanto con quelle del Mondo Emerso. E' troppo angosciante e triste, per certi versi.
Un sacco sono le vittime tra i protagonisti, ma non è nemmeno questo il problema. E' che attraverso le pagine ci si abitua così tanto ad aspettarsi sempre il peggio e a temere per la vita di tutti che alla fine la lettura, quasi non riesci a godertela. O almeno, questo è il sentimento che ho provato io.
Protagonisti
Licia riesce sempre a creare personaggi speciali, e su questo non si discute. Nonostante ciò, la protagonista, Talitha, è particolare, un misto tra Dubhe e Nihal: carattere difficile, forte ma fragile al tempo stesso.
In fin dei conti, è stata una brava protagonista, forte e coraggiosa, ma il mio affetto va tutto a Saiph. Ho trovato il suo personaggio fatto davvero bene, accalappia subito il cuore del lettore tenendolo stretto fino alla fine.
Anche gli altri personaggi non sono da meno, per non parlare dei cattivi e delle varie “coppie” che sono andate formandosi.
Potrei stare qui ore a parlare di ogni personaggio.
La storia d'amore tra Saiph e Talitha è bellissima, mi ha fatto battere il cuore fortissimo ed è sempre una bella sensazione, leggere dell'amore tra due giovani diversi, un amore proibito da tutti e tutto...

Lakina e Melkise
Vorrei spendere due parole per questi due personaggi fantastici, che mi hanno conquistato pian piano ed in maniera insospettabile. Lakina ha una piccola “storia” con Saiph, mentre Melkise rappresenta la sbandata che Talitha si prende quando Saiph non c'è, ma poi diventa suo compagno e aiutante fedele. Li conosciamo così, questi due personaggi, e ci piange il cuore nel lasciarli alla fine...
Ho adorato il legame tra Melkise e Grif ed ho pianto tantissimo la loro morte, ma ancor più struggente è stata la storia-nonstoria tra Melkise e Lakina. Credo che chiunque avrebbe voluto un happy ending per loro...

Finale
Ripropongo quello che ho detto prima. Dopo aver vissuto ben quattro libri di peripezie e angoscia, il finale lieto e dolce è fantastico ma... inaspettato. Io, ad esempio, non sono riuscita a godermelo. Ero così piena di ansia e paura sulla sorte dei beniamini, che quando ho letto le pagine in cui si mostra come loro siano vivi e vegeti, e dove si dice che Talitha è addirittura incinta, non sono riuscita ad immedesimarmi fino in fondo.
Il finale lieto è stato inaspettato e insperato, e per questo meno “vero”. Con questo non voglio dire che lo scambierei con uno disastroso e triste, solo che certe volte i colpi di scena stordiscono, invece di sorprendere positivamente.


Sabrina 

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