venerdì 17 luglio 2015

Del perché scrivere...

Ho iniziato a scrivere esclusivamente per me stessa, e all'inizio non era permesso a nessuno leggere i miei scritti. Li custodivo gelosamente in spesse agende, che quasi nascondevo per la vergogna.
Ua volta scritti, i miei racconti o fanfiction, li rileggevo, cogliendo il vero piacere di leggere qualcosa che si è prodotto, che si è creato con le proprie mani, e che vada a finire proprio come si vuole.
Poi i miei propositi sono cambiati: vuoi per maggiore fiducia in me stessa, vuoi perché chi scrive, inizia comunque a maturare la voglia di far leggere i suoi prodotti, prima o poi.
I miei amici furono i primi, ma non sono mai stata una persona talmente eccentrica da propinare i miei scritti a chiunque conoscessi, e chi ha saggiato le parole scritte da me non è mai stato costretto a farlo. Solitamente, chi era (o è) interessato a leggere qualcosa di mio, ha dovuto chiedermi più volte di passargli i miei scritti, prima di ottenerli.
Nonostante adesso nutra la voglia di raggiungere altri livelli, di far leggere le mie opere alle persone, così da trovare uno sfogo vero ai miei fiumi di parole, cerco di non perdere mai il motivo originale per cui scrivo: per me stessa, per esprimermi, per sentirmi meglio. Per giocare a fare “Dio” e permettere che le cose, per una volta, vadano esattamente come voglio io, in una sorta di ossessiva voglia di controllare la vita, l'andamento delle cose. E quindi, le storie.

Sabrina


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